TOUR D’AUTUNNO ALLA CERTOSA DI FIRENZE
Come spesso accade non solo a noi, amanti delle uscite con le nostre auto storiche, trascuriamo le bellezze di casa nostra, quelle a “portata di mano” la cui scoperta si rinvia di volta in volta. Tanto c’è tempo, è il pensiero più ricorrente.
Bisogna però decidersi una buona volta e se non ci pensiamo da soli ecco che lo ha fatto il club chiamando un limitato numero di soci (per motivi legati al covid) a visitare una delle ricchezze artistiche fiorentine, fuori dai caotici circuiti turistici. Domenica 14 novembre, grazie all’impegno organizzativo dei soci fiorentini, in 50 siamo andati a visitare Impruneta e la Certosa di Firenze. Già di buon mattino, siamo arrivati alla Basilica di Santa Maria dell’Impruneta ad ascoltarne la storia illustrata dal pulpito da Don Luigi Oropallo; se non fosse per la autorevolezza dell’oratore ci sarebbe da farsi assalire da tanti dubbi sui fatti ed accadimenti narrati. Ma come detto la parola di Don Luigi è vangelo e quindi ci lasciamo volentieri trasportare dalla sua narrazione. Così come seguiamo con attenzione ed ammirazione le guide del contiguo museo.
Con un giro per le minute strade sui colli del Chianti siamo arrivati alla mitica trattoria Il Milione. Qui bisogna dire che non abbiamo sentito una sola voce di perplessità sui piatti che l’oste ci aveva preparato: tutte ottime specialità, insieme con un vino che scendeva dolcemente dal palato alla gola senza lasciare traccia alcuna nei meandri cerebrali.
Quindi via tutti al monastero della Certosa. Un’ora precisa, come annunciato, di visita guidata a questo enorme complesso certosino, tanto vasto e ricco di religiosità e di tecnica. Una chiesa, la sala capitolare, la sacrestia, gli enormi chiostri e celle dei monaci padri (cella eguale a villette di 200 mq ciascuna). Tutto questo per accogliere 12 o 18 padri di strettissima clausura. Un enorme e spettacolare complesso fuori dal mondo ma dal quale si spazia su ogni dove, fino ad ammirare il cupolone fiorentino. Una passeggiata per arrivare al centro della cultura del mondo, Firenze. Forse i monaci la facevano frequentemente ma non noi oggi: perché rinunciare al piacere delle nostre vetture storiche?
Quando usciamo ci rendiamo conto che per tutta la giornata ha fatto una leggera pioggia. Ma a noi, che siamo stati sempre al riparo di cotante bellezze che……….!