TOUR DEL TIGULLIO
Con la DEA FORTUNA al TOUR DEL TIGULLIO
Quando c’è un raduno con le nostre auto storiche la Dea Fortuna ha spesso un ruolo determinante. E quando si rientra dall’incantevole Gita al Golfo del Tigullio con la propria “amata” è naturale rallegrarsi se ci è stata vicina durante questa splendida giornata.
E ci si chiede: è stata la Fortuna che ha fatto riunire di primo mattino 32 auto storiche con a bordo 61 partecipanti per andare in Liguria, al Golfo del Tigullio affrontando quasi in fila ben 350 km? Ed è’ sempre la Fortuna che ci fa arrivare sul lungomare a Rapallo in perfetto orario e fa sistemare in bella mostra le vetture praticamente sugli scogli del porto, davanti agli occhi di qualche migliaio di bagnanti, turisti, cittadini?
E continua LEI a farci passeggiare tra i vicoli della ridente cittadina o sedersi nei locali sul lungomare sotto un sole brillante e caldo e sorseggiare un gustoso aperitivo? O quando ci si siede di fronte al porto seduti al “Vesuvio” a consumare ottimi piatti di pesce, bagnati con il vino delle Cinque Terre e ben serviti con una temperatura di 23 gradi e brezza marina, tutto in un’ora e mezza?
Ed è ancora la Fortuna che porta i partecipanti tra i “caruggi” di Rapallo, attorno alla torre-campanile di San Servasio, per raggiungere la stazione della Funivia che, malgrado la piccola cabina, consente a tutti di salire in mezz’ora di oltre 600 metri al Santuario della Madonna di Montallegro, incantati a vedere lo splendido scenario azzurro e verde del Golfo del Tigullio che si allontana lentamente?. Così come fare la visita al Santuario durante la cerimonia di pellegrinaggio, conoscerne la storia, continuare ad ammirare il panorama e quindi ridiscendere praticamente fino alle auto sempre li, in sosta, a rinfrescarsi d’aria marina.
E quando in auto si ritorna verso a casa, con in mano il ricordo di Rapallo che Amanda e Graziano hanno regalato ai partecipanti, in lunghe file di vetture e con qualche inconveniente meccanico ben rimediati grazie alla solidarietà degli altri partecipanti, ci viene il dubbio che più che la Fortuna sia stata opera dell’Organizzazione che è riuscita a preparare puntigliosamente questa manifestazione ed a realizzarla benissimo.
Certo che ci arrendiamo quando la compagna di viaggio osserva: ma cosa c’entra Il Club con la splendida, impagabile giornata di sole accecante, l’intenso azzurro del cielo e del mare e la gradevolissima temperatura di 24 gradi rimediata in mezzo a giornate di vento e pioggia? Ti rendi conto, continua, che ne capita una sola ogni anno? OK, ci arrendiamo: questo lo dobbiamo solo a Dea Fortuna… e va bene così.
Giuseppe Orsi
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